Relazione sintetica sulle prime 6 tappe

In attesa di rendicontare la fase di lavoro conclusasi il 30 settembre, relaziono sinteticamente sulle 6 tappe spezzine, anche al fine di rassicurare in merito alle informazioni necessarie per l’incontro del 17 ottobre con enti locali e operatori turistici.

(cliccare sull’immagine per ingrandire)

PRIMA TAPPA

tappa1

Si conferma che il sentiero che transita per Punta Bianca è inutilizzabile perché un tratto è interessato da frana, per cui si utilizza il classico sentiero Bocca di Magra – Montemarcello. Si attraversa il borgo e ci si ricollega al tracciolino di progetto (che decorre sul bordo dell’altopiano, in alcuni punti in testa alla falesia), anche se nella zona di Zanego bisogna transitare più  all’interno perché il percorso previsto non esiste. Si prosegue quindi a monte di Tellaro e Fiascherino, come previsto, in mezzo ai vigneti di Portesone e Barbazzano, antichi borghi abbandonati, senza problemi fino a Lerici. Rimane da verificare la possibilità di applicare due variazioni: meriterebbe il passaggio per il borgo della Serra, anche se si crea un sali-scendi; l’arrivo a Lerici: abbiamo ipotizzato un passaggio da monte all’altezza di Maralunga che permette di entrare in paese attraverso la parte più antica, quella arroccata attorno al Castello; l’attuale sentiero CAI utilizza invece un percorso che porta direttamente in Piazza Garibaldi.

SECONDA TAPPA

tappa2

Il tracciato previsto è completamente realizzabile: dopo la passeggiata a mare Lerici – San Terenzo e la salita a Falconara ci si ricollega all’Alta Via del Golfo, la quale coincide per lunghi tratti con strada asfaltata (ma a bassissima frequenza di traffico); i tratti sentieristici più consistenti sono Termo-Carozzo e Buonviaggio-Valeriano. Arrivati a Sarbia si lascia l’AVG e si prende la “freccia” Sarbia-Ospedale che porta direttamente in pieno centro Spezia. La tappa risulta piuttosto lunga ….

TERZA TAPPA

tappa3

Salendo da Porto Venere delle 2 varianti proposte dal tracciolino si utilizza il tracciato dell’AVG che aggira il Muzzerone sul versante interno al Golfo, quindi si abbandona l’AVG (che realizza un lungo giro intorno alla Castellana) per il bellissimo sentiero litoraneo per Campiglia. Si propone poi di mantenere il sentiero N°1 sul crinale che porta direttamente a Sant’Antonio (M. della Madonna) che rappresenta lo svincolo naturale tra riviera (5 Terre o Tramonti) e Golfo (Biassa). Il collegamento da Spezia (variante 3c) lo si ipotizza come più diretto tramite la Via Vecchia di Biassa, in alternativa all’AVG proposta dal tracciolino, che invece può essere utilizzata proficuamente da chi, proveniente da Lerici, rimane sulla stessa, invece che scendere a Spezia (Tappa 2).

QUARTA TAPPA

tappa4

A parte il noto problema della chiusura di Via dell’Amore e del sentiero tra Manarola e Corniglia, il tratto tra Corniglia e Monterosso coincide esattamente con quanto pianificato. Il tratto più problematico è la discesa su Monterosso, scoscesa, stretta e trafficata, ma sembrano non esistere alternative soddisfacenti. Nei periodi dell’anno più trafficati si procede molto lentamente lungo tutto il percorso, per cui la tappa può risultare eccessivamente lunga.

QUINTA TAPPA

tappa5

Il tratto Monterosso-Levanto coincide con il percorso canonico, anche se piuttosto impegnativo a causa della ripidità e degli scalini alti del versante monterossino di Punta Mesco, e del fondo dissestato del versante di Levanto. Molto interessante l’arrivo nel centro storico di Levanto: sarebbe auspicabile un itinerario alternativo che tocchi le principali emergenze della Levanto medioevale. Senza problemi il tratto Levanto-Bonassola.

SESTA TAPPA

tappa6

Tappa notevolmente lunga. Vengono proposte due varianti rispetto al tracciolino: da Bonassola allungare allo spettacolare Salto della Lepre, con un percorso molto più facile, dolce e panoramico, mentre da Framura verso Deiva risalire fino a Costa, toccando così la maggior parte delle frazioni framuresi, e realizzando un tatto minore di strada asfaltata. Il dislivello rimane comunque il medesimo. Regolare il resto del tragitto, con una piccola variazione a Deiva per transitare nel minuscolo centro storico del paese. Purtroppo il tratto tra Lemeglio e Moneglia è quasi interamente su strada, in zona notevolmente costruita; non sembrano esistere valide alternative.